“Oggi vorremmo pregare per i bambini dell’Ucraina. Vogliamo lottare per il loro futuro. Vogliamo difendere la pace e i cieli proprio per loro”. È dedicato ai bimbi ucraini il video messaggio diffuso oggi dall’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica in Ucraina. Il messaggio si rivolge in particolare al figlio di un giovane sacerdote, nato ieri nell’ospedale di Slavutych, città dell’Oblast di Chernihiv, “senza luce, senza generatore, a lume di candela ma con il miglior staff medico possibile”. A darne l’annuncio su Facebook con queste parole è stato proprio il papà, padre Yuriy Lohaza. La città è “completamente assediata” – dice oggi l’arcivescovo – e “questo giovane sacerdote insieme alla moglie incinta ha deciso di restare lì, assediato insieme al suo popolo. Di recente mi ha raccontato con grande angoscia nel cuore come le donne che allattavano i loro figli, hanno perso il latte a causa dello stress. A causa della mancanza di elettricità, non possono nemmeno preparare il cibo per i loro bambini appena nati. Ieri sera, questo sacerdote ha ricevuto un dono dal Signore Dio. Padre Yuriy Lohaza ha vissuto la nascita di suo figlio”. “Questo giovane matrimonio sacerdotale – commenta mons. Shevchuk – è un simbolo per la nostra Chiesa, una Chiesa che dà speranza, che dona la vita al suo popolo. Voglio salutare p. Yuriy oggi, che si ritrova completamente assediato, ma è nelle nostre preghiere”. Il discorso a questo punto si amplia: “Vedendo i bambini dell’Ucraina che stanno soffrendo a causa della guerra, il cuore umano non può che essere angosciato dal dolore e dal dolore. Secondo le statistiche dell’organizzazione internazionale Unicef, ogni secondo un bambino in Ucraina diventa un rifugiato. Secondo le informazioni ufficiali, quasi 100 bambini sono morti a causa dei bombardamenti. Un numero ancora maggiore è stato ferito. Il sangue di bambini innocenti è sulle mani dei criminali che hanno iniziato questa guerra”.
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