sprite-times-solido

2022-06-24 21:57:43 By : Mr. George Qiao

Produrre carburante sostenibile e un diesel rinnovabile dall’etanolo per ridurre le emissioni di carbonio del trasporto aereo. Questo è l’obiettivo di LanzaJet, startup con sede a Chicago specializzata nello sviluppo di materiali a basso impatto ambientale per accelerare la transizione energetica in settori in cui è più complessa la decarbonizzazione, come appunto l’aviazione. Ad accendere i fari sulla società che utilizza etanolo sostenibile a base di rifiuti (non provenienti da cibo né da mangimi) è l’ultimo finanziamento ricevuto, arrivato dal Microsoft Climate Innovation Fund.

Dal fondo lanciato da Microsoft per combattere il cambiamento climatico, con un miliardo di dollari di budget, sono arrivati a LanzaJet 50 milioni di dollari. Cifra sostanziosa ma tutt’altro che straordinaria considerando l’enorme quantità di denaro che occorre per supportare le innovazioni in ambito energetico. L’obiettivo del finanziamento è la costruzione del Fredoom Pines Fuels, primo stabilimento per la produzione di combustile sostenibile per aeromobili (SAF) che sorgerà a Soperton, piccola cittadina da 3 mila anime 250 km a sud-est di Atlanta, capitale della Georgia.

Con i lavori rallentati per le problematiche della catena di approvvigionamento che durante il 2021 hanno frenato parecchie industrie a livello mondiale, l’impianto dovrebbe essere completato entro fine anno e avviare la produzione nel 2023, con l’obiettivo di produrre 10 milioni di galloni di SAF a basso costo e diesel rinnovabile. “La partnership con Microsoft è più di un semplice finanziamento, perché accelera il nostro lavoro verso carburanti a impatto zero, consente l’immissione sul mercato di combustibili sostenibili a basso costo e supporta l’urgenza di avere tecnologie reali e collaudate che si espandono e si implementano”, ha detto Jimmy Samartzis, CEO di LanzaJet. Che conta anche sull’appoggio economico di altri colossi petroliferi e aerei come Shell, British Airways, All Nippon Airways e la canadese Suncor Energy, oltre al supporto dell’Ufficio per le tecnologie bioenergetiche del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti.

L’interesse di Microsoft, soggetta allo spauracchio greenwashing come sempre accade ogni volta che una delle grandi compagnie tech si muove per finanziare piccole realtà alle prese con innovazioni di impatto a livello energetico e ambientale, deriva dalla possibilità di accedere a diesel sostenibile e rinnovabile per i suoi data center e rientra nel traguardo di azzerare le emissioni di carbonio entro il 2030. La necessità di trovare soluzioni efficaci in termini di sostenibilità e creare un nuovo mercato per tali carburanti è un’esigenza collettiva e trasversale, che accomuna aziende e multinazionali di settori diversi. Per il trasporto aereo, in particolare, non c’è più tempo per rimandare la questione: l’amministrazione Biden ha fissato l’obiettivo zero emissioni del comparto entro il 2050, mentre per la stessa data l’Unione Europea mira a incrementare fino al 63% il carburante sostenibile utilizzato per i voli aerei.