A soli 30 minuti da Milano, Poderi di San Pietro si presenta come uno dei più grandi produttori vinicoli della provincia meneghina con i suoi 60 ettari di territorio che si espandono tra San Colombano al Lambro e i vicini comuni di Graffignana e Miradolo Terme.
In questo quadro di rara bellezza, i vigneti si avvicendano ai boschi di nocciola e ai parchi naturali in quella che è una vera e propria oasi collinare, nota da secoli per le caratteristiche del suo territorio che la rendono ideale per l’attività vitivinicola. Ad oggi, infatti, Poderi di San Pietro è tra i maggiori produttori della D.O.C. Milanese e della I.G.T. “Collina del Milanese”, e la sua offerta spazia tra le varietà a bacca rossa di Croatina, Barbera, Uva rara, Merlot, Cabernet e Pinot nero e tra quelle a bacca bianca con Chardonnay, Trebbiano, Cortese e Malvasia.
Nata nel 1998, la Poderi di San Pietro è rapidamente diventata la cantina più moderna del territorio grazie al proprio approccio innovativo e aperto alle nuove tecnologie. Questo, naturalmente, senza compromettere la tradizione e la valorizzazione del territorio, obiettivo principale della famiglia Toninelli, che ha rilevato l’azienda nel 2008. Difatti, i metodi di lavorazione utilizzati spaziano dallo stoccaggio e dall’affinamento nelle oltre 70 vasche d’acciaio termocondizionate alla produzione in barriques di rovere francese, sino alla piccola produzione di vino in anfora in grès porcellanato.
Le barriques in rovere, in particolare, vengono impiegate per il processo di affinamento dei vini più pregiati – tra cui le riserve, ma anche il Rosso di Valbissera –, un processo, questo, che può durare dai sei mesi ai quattro anni e che ha luogo nei sotterranei della struttura a temperatura e umidità controllata.
Tra le tecnologie all’avanguardia utilizzate da Poderi di San Pietro, come menzionare il wine-scan: questo strumento di analisi chimica basa il proprio funzionamento sull’utilizzo di un piccolo campione di vino, dal quale vengono ricavati dati rilevanti affinché l’enologo professionista possa valutare la qualità del vino stesso.
Oltre a questa tecnologia, Poderi di San Pietro utilizza anche un generatore di azoto per far fronte al rischio di ossidazione del vino. Questo strumento permette, infatti, di saturare le vasche in acciaio, creando un ambiente interno privo di ossigeno.
Ultimo, ma non per importanza, l’azienda si è recentemente dotata di una linea di imbottigliamento automatizzata in grado di imbottigliare fino a 2500 bottiglie l’ora.
Oltre alla cantina ipertecnologica, Poderi di San Pietro possiede anche la propria enoteca nel cuore di San Colombano al Lambro. Qui, gli ospiti possono non solo acquistare i vini del territorio a Km 0, ma anche partecipare alle degustazioni degli stessi.
Un piccolo consiglio: durante i mesi più caldi, non lasciatevi scappare la possibilità di organizzare delle visite per piccoli gruppi tra i vigneti o di partecipare agli aperivigna, la serie di apertivi in vigna organizzati dall’azienda e che si tengono solitamente ogni sabato del mese nei mesi di giugno, luglio e settembre. Circondati dal panorama mozzafiato del tramonto sulle distese di vigne e allietati da buon vino, buon cibo e buona musica, cos’altro resta da desiderare?
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