Oms: gli ospedali stanno diventando obiettivi di guerra in Ucraina

2022-03-19 07:41:26 By : Ms. Flying Fang

Non casualità ma frutto di una vera strategia bellica. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità "gli ospedali stanno diventando obiettivi di guerra". E' la denuncia dell'Oms che ha verificato 43 attacchi avvenuti contro ospedali e strutture sanitarie in Ucraina, e 46 nel resto del mondo in altri conflitti. Mike Ryan, il direttore esecutivo del programma emergenze sanitarie dell'Oms, ha affermato che gli attacchi stanno diventando "parte delle strategie e tattiche di guerra", nonostante siano vietati dalle leggi internazionali. 

Sono dati frutto del Surveillance System for Attacks on Health Care, un database con fonti verificate ed aggiornato da un team apposito dell'organizzazione, e confermato dal direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il briefing da Ginevra in cui si è parlato dell'emergenza nel Paese.

Di questi attacchi, 34 hanno colpito strutture sanitarie, in 10 è rimasto coinvolto personale sanitario, 7 episodi invece hanno riguardato i trasporti  sanitari - come le ambulanze ed altrettanti le forniture mediche - e 7 hanno colpito pazienti, uno soltanto magazzini con materiale sanitario. "Va mantenuta la sacralità dell'assistenza sanitaria anche durante la guerra e il conflitto - così il Direttore generale - l'assistenza sanitaria e il personale non sono un bersaglio", ripetono dall'Oms, dove c'è forte preoccupazione per i giorni che verranno con la continuazione della guerra: "Oggi più di 300 strutture sanitarie si trovano lungo le linee del conflitto, oppure in aree ora controllate dalla Russia: altre 600 si trovano nel raggio di 10 chilometri da dove si combatte".

L'intervento dell'Oms a corto di fondi "Stiamo coordinando il dispiegamento di 20 team di esperti in emergenze mediche da diversi Paesi in Ucraina, in attesa di richiesta formale dal ministero della Salute ucraino, ed abbiamo aperto un ufficio sul campo in Polonia per supportare le nostre operazioni in loco e rispondere ai bisogni di salute dei rifugiati". Ma secondo Tedros, si iniziano a presentare anche problemi economici, perché al momento l'organizzazione mondiale della sanità ha ricevuto "appena 8 milioni di dollari, del nostro appello per 57,5 mln: chiediamo ai donatori - l'appello del direttore generale dell'Oms - di investire per assicurare che i civili in Ucraina, ed i rifugiati, ricevano l'assistenza necessaria". L'Oms comunica che ha inviato al momento 100 tonnellate di scorte mediche, incluso ossigeno, materiale chirurgico, anestetici e kit per le trasfusioni sanguigne, ma anche concentratori di ossigeno, generatori elettrici, defibrillatori, decisivi per intervenire nei luoghi più critici per salvare persone.