Ecco come sarà la vita metropolitana nel 2025 - HuffPost Italia

2022-07-29 21:30:19 By : Mr. Jacek Yang

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Le grandi città europee — come Londra, Parigi, Berlino, Roma e Madrid — son sempre state terreno fertile per le innovazioni e i cambiamenti.

Date le loro dimensioni, la complessità delle loro infrastrutture e l'intricata rete di legami e rapporti, è qui che le nuove idee e le nuove tecnologie esercitano il loro maggiore impatto.

Perciò, man mano che l'Europa abbraccia una rivoluzione tecnologica verde, i loro abitanti sono anche i pionieri di queste trasformazioni.

Mutando il nostro stile di vita per abbracciare la sostenibilità — cioè riducendo l'inquinamento acustico grazie ai veicoli elettrici, o magari sfruttando il sole per alimentare le nostre abitazioni — saremo noi, singoli individui, il catalizzatore di tutto questo.

Quindi, al pari dei governi, delle multinazionali e delle startup tecnologiche, ci chiediamo: che aspettano avranno le città nel 2025?

La città diventa più intelligente La V2G è uno dei pilastri della futura 'smart city', sintomo di un ambiente caratterizzato da una maggiore connettività e da un approccio più verde all'hardware metropolitano, cioè ai suoi edifici e infrastrutture. Come fa notare Francisco Carranza Sierra, Managing Director del reparto Energy Services della Nissan, "ogni casa e ogni edificio avrà i propri pannelli solari e le proprie modalità di stoccaggio energetico. Questa nuova configurazione conferirà maggiore potere decisionale alla gente rispetto al modello di oggi, nel quale gli utenti sono solo consumatori passivi". "I trend della digitalizzazione e della decentralizzazione andranno a generare nuovi modelli d'impresa nei quali l'interazione fra persone, case, auto e compagnie elettriche/aziende di trasporti sarà molto più intensa. Le città avranno la possibilità di diventare veramente sostenibili al 100% e digitali al 100%". Gli edifici stanno già diventando più verdi, e lo vediamo in edifici come il Bosco Verticale di Milano, un grattacielo la cui facciata brulica di vita, le cui terrazze ospitano 730 alberi appositamente coltivati, 11mila piante e cinquemila cespugli. Quest'idea degli edifici viventi sta mettendo radici anche altrove in Europa, come nel caso del 'conservatorio mangia-smog' di Cracovia, dotato di un tetto ricoperto di un particolare tipo di muschio che assorbe agenti inquinanti quali protossido d'azoto e ozono. I nuovi edifici potranno inoltre sfruttare un tipo di cemento contenente un cosiddetto foto-catalizzatore, che reagirà alla luce del sole per andare a neutralizzare gli inquinanti aerodispersi, scomponendoli in ossigeno, acqua e poco più.

"La riduzione nelle emissioni di monossido d'azoto comporterà un miglioramento nella salute della popolazione", sostiene Gareth Dunsmore, Electric Vehicles Director di Nissan Europe, facendo riferimento al prevalere dei mezzi elettrici in città. Questa riduzione avverrà grazie alle leggi, già esistenti, che porteranno alla scomparsa dei veicoli a diesel e benzina dalle strade delle città, per sostituirli coi veicoli elettrici (EV) e altre modalità di trasporto.

Parigi già vieta l'accesso ai diesel più vetusti, e ha ribadito che entro il 2030 diesel e benzina non potranno più entrare in città. Madrid i diesel vuole proibirli entro il 2025, e solo nell'ultimo anno ha assistito a un incremento repentino del 90% nella vendita di EV.

Roma sta stimolando l'uso di EV e di ibridi con l'introduzione delle domeniche ecologiche, durante le quali questi sono gli unici mezzi ai quali viene consentito di circolare, mentre Berlino s'è dotata di un sistema di adesivi per le automobili — verde, giallo e rosso — che ne indicano le emissioni (il rosso è il peggiore) limitandone l'uso di conseguenza.

Londra invece s'impegna a rendere interamente elettrico il suo parco autobus, e a stabilire una zona a emissioni ultra-basse (ULEZ).

Un uso intelligente della corrente

Un'aria più pulita non è che la prima delle trasformazioni a cui verosimilmente finiremo per assistere grazie all'ampia diffusione degli EV. Questi rappresenteranno infatti anche il cuore della cosiddetta tecnologia vehicle-to-grid (V2G, dal veicolo alla rete, ndt).

L'energia proveniente dalle batterie di un EV si potrà restituire alla rete, e potrà essere sfruttata per alimentare la propria abitazione, il proprio ufficio e le infrastrutture comunali, tanto che le autovetture finiranno per diventare centrali elettriche ambulanti all'interno di un ecosistema energetico localizzato.

Guardando al futuro prossimo, Gareth Dunsmore ritiene che le auto senza pilota costituiranno un elemento integrale di questo sviluppo. "La tecnologia Nissan chiamata Intelligent Mobility e la Pro Pilot permetteranno alla gente di connettersi automaticamente con l'ambiente intorno a sé, facilitando l'accesso ai parcheggi dotati di ricariche, e la possibilità di condividere la propria corrente quando non serve".

Questa condivisione proseguirà anche quando si dorme: le automobili si recheranno da sole ai punti di ricarica per poi tornare a parcheggiarsi. Inoltre, grazie ai sofisticati algoritmi che terranno sotto controllo e riorganizzeranno i percorsi dei mezzi senza pilota, spostarsi in città diventerà più efficiente, all'interno di un traffico meno congestionato.

Comunque sia, entro il 2025 ci saranno probabilmente meno automobili in giro in città, dato che la gente potrà sfruttare sempre più alternative per spostarsi. "Avremo accesso a sistemi di trasporto multi-modali che faciliteranno l'alternanza fra automobili di proprietà, condivise, autobus, treni e di nuovo automobili", sostiene Gareth.

La città diventa più intelligente La V2G è uno dei pilastri della futura 'smart city', sintomo di un ambiente caratterizzato da una maggiore connettività e da un approccio più verde all'hardware metropolitano, cioè ai suoi edifici e infrastrutture.

Come fa notare Francisco Carranza Sierra, Managing Director del reparto Energy Services della Nissan, "ogni casa e ogni edificio avrà i propri pannelli solari e le proprie modalità di stoccaggio energetico. Questa nuova configurazione conferirà maggiore potere decisionale alla gente rispetto al modello di oggi, nel quale gli utenti sono solo consumatori passivi".

"I trend della digitalizzazione e della decentralizzazione andranno a generare nuovi modelli d'impresa nei quali l'interazione fra persone, case, auto e compagnie elettriche/aziende di trasporti sarà molto più intensa. Le città avranno la possibilità di diventare veramente sostenibili al 100% e digitali al 100%".

Gli edifici stanno già diventando più verdi, e lo vediamo in edifici come il Bosco Verticale di Milano, un grattacielo la cui facciata brulica di vita, le cui terrazze ospitano 730 alberi appositamente coltivati, 11mila piante e cinquemila cespugli.

Quest'idea degli edifici viventi sta mettendo radici anche altrove in Europa, come nel caso del 'conservatorio mangia-smog' di Cracovia, dotato di un tetto ricoperto di un particolare tipo di muschio che assorbe agenti inquinanti quali protossido d'azoto e ozono. I nuovi edifici potranno inoltre sfruttare un tipo di cemento contenente un cosiddetto foto-catalizzatore, che reagirà alla luce del sole per andare a neutralizzare gli inquinanti aerodispersi, scomponendoli in ossigeno, acqua e poco più.

Lo stoccaggio energetico sarà diffuso

Per rendere efficaci tecnologie come la V2G, nel 2025 lo stoccaggio energetico nelle case e negli uffici diventerà molto più comune anche in strutture più grandi, come gli stadi. Esistono già iniziative quali l'Amsterdam ArenA, casa del club Ajax, che sfrutta batterie rigenerate Nissan LEAF.

Col tempo queste batterie andranno a sostituire i generatori diesel dello stadio, e a loro volta permetteranno allo stadio di fornire corrente al quartiere in cui si trova. Questa è esattamente l'interazione energetica di cui parla Francisco, che metterà le città in condizione di diventare sostenibili al 100%.

"Abbiamo individuato i pilastri di questo processo nelle automobili, nei pannelli solari, nello stoccaggio energetico e nel software che permetterà una gestione efficiente di tutti questi elementi", spiega.

"La Nissan sta sviluppando tali tecnologie e servizi, evolvendo in un'azienda in grado di fornire ai nostri clienti soluzioni all'avanguardia, sostenibili e accessibili, nell'ambito dell'energia e della mobilità". La produzione della corrente potrà provenire anche da fonti inusitate. Ad esempio l'azienda britannica Pavegen aspira a convertire i nostri passi in energia.

Quando i passanti calpestano le loro mattonelle, il peso produce un movimento rotatorio all'interno di un generatore per produrre corrente che poi viene stoccata fuori dalla rete. Ogni mattonella è inoltre dotata di una tecnologia che diffonde in tempo reale informazioni sugli spostamenti, per analizzare il traffico pedonale e renderlo più efficiente, così come si vuole fare per il traffico stradale. Ma c'è un altro vantaggio: calpestando quelle mattonelle, e dunque producendo energia, potrai usare un'app sul tuo telefono per guadagnare 'valuta digitale' che potrà servire a ridurre il peso della tua bolletta della luce.

L'aspetto che avranno le città del 2025 alla fine verrà deciso da una combinazione di sforzi di natura politica, commerciale e individuale. Francisco è convinto che tutto dipenda dalla "produzione d'energia solare accessibile e sicura, dalle soluzioni per lo stoccaggio domestico e dal software per la gestione della corrente che ottimizza i flussi e permette l'integrazione con l'economia della condivisione". In altre parole, ancora una volta, al centro del cambiamento saremo noi come individui. Se decideremo di avere un impatto positivo sull'ambiente, anche nel nostro piccolo, questo approccio si diffonderà e molto presto le città vi prenderanno parte.

Electrify the World è un'iniziativa di Nissan. Come pioniere nel campo dei veicoli elettrici, Nissan crede che si debba agire subito per avere un futuro più sostenibile. Scopri di più su smart living e sostenibilità.

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