La partecipazione di Panasonic a IFA 2022 ha avuto un duplice obiettivo: da un lato far conoscere i prodotti di elettronica di consumo dell’azienda, dall’altro presentare le sue soluzioni complete e concrete per contrastare i cambiamenti climatici, il più grande problema della società moderna.
Con il programma “Green Impact Plan (GIP)”, Panasonic ambisce a fornire un contributo decisivo alla risoluzione dei problemi ambientali, puntando principalmente sulla riduzione delle emissioni e sull’economia circolare.
L’Area centrale del nuovo stand di Panasonic a IFA è stata dedicata ai progetti di sostenibilità e alle tecnologie pilota a sostegno della decarbonizzazione della società, grazie ai quali si potranno risolvere alcuni problemi ambientali del pianeta.
Rispetto alla versione del 2019, il nuovo stand ha consentito a Panasonic di ridurre le emissioni totali di CO2 di 140 tonnellate, grazie a scelte precise in fatto di progettazione, materiali, allestimento e decorazione.
“In Europa, le iniziative sul fronte della sostenibilità sono molto avanzate, pertanto questa Region è perfetta per fare da capofila alla nostra mission ambientale. Per integrare gli obiettivi della sostenibilità nella strategia di business, il gruppo Panasonic ha lanciato Green Impact, una vision strategica che descrive il nostro impegno e le nostre attività per diventare un’azienda a emissioni zero entro il 2050”, ha dichiarato Masahiro Shinada, Presidente e CEO di Panasonic Corporation.
Nel mondo cresce la domanda di soluzioni di climatizzazione sostenibili per le abitazioni private, gli uffici e diversi ambienti commerciali, sottolinea l’azienda giapponese.
Con il nuovo sistema Aquarea EcoFleX, Panasonic unisce un’unità canalizzata con tecnologia nanoe X e una pompa di calore aria-acqua Aquarea realizzando una soluzione combinata di climatizzazione e miglioramento della qualità dell’aria.
L’innovativo sistema riscalda e raffredda gli ambienti, migliora la qualità dell’aria e recupera il calore per l’acqua calda sanitaria riducendo i consumi energetici.
Dotato della tecnologia brevettata nanoe X di Panasonic, inoltre, è efficace contro cinque tipologie di agenti inquinanti, tra cui determinati batteri e virus, oltre che contro gli odori, per garantire un ambiente perfettamente climatizzato e aria più pulita, migliorando sensibilmente il benessere ambientale.
L’unità di controllo del sistema Aquarea EcoFleX è dotata di connettività Wi-Fi e di adattatori per la connessione istantanea tramite l’app Panasonic Smart Cloud che consente il controllo intelligente e il monitoraggio continuo dei consumi energetici.
Grazie al sistema di monitoraggio remoto per la manutenzione, Aquarea Service Cloud, i centri assistenza autorizzati possono tenere sotto controllo la pompa di calore evitando eventuali interruzioni di funzionamento.
Dal momento che l’80% dell’energia termica necessaria viene prelevata dall’ambiente, le pompe di calore aria-acqua Aquarea riducono le emissioni di CO2 prodotte durante il funzionamento, azzerandole del tutto se alimentate con elettricità prodotta da fonti rinnovabili, sottolinea Panasonic.
A IFA 2022 l’attenzione dei visitatori nella sezione dedicata alle soluzioni e ai prodotti energetici dell’Area Centrale dello stand Panasonic è stata catalizzata dal generatore a celle di combustibile a idrogeno puro, che può essere alimentato con idrogeno verde.
In generale, l’idrogeno verde si ottiene separando le molecole di acqua (H2O) in molecole di idrogeno (H2) e ossigeno (O2), attraverso l’energia in eccesso proveniente da fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici o turbine eoliche).
Una sola unità a celle di combustibile a idrogeno puro è in grado di generare fino a 5 kW di elettricità, spiega Panasonic, sufficienti per impianti commerciali di medie dimensioni. Inoltre, collegando e controllando più unità a celle di combustibile è possibile aumentare la potenza in base alla domanda.
Il sistema viene già impiegato in ambito commerciale in Giappone – sottolinea l’azienda – e ne è prevista l’introduzione in Europa quando saranno disponibili le relative infrastrutture e sarà garantita la disponibilità di idrogeno puro.
Nell’aprile del 2022, Panasonic ha avviato un progetto pilota nel suo stabilimento in Giappone con 99 celle di combustibile a idrogeno puro, L’obiettivo è ottenere il 100% dell’energia impiegata per le attività dello stabilimento da fonti rinnovabili.
L’impianto “RE100” (Renewable Energy 100%) fa parte di un impianto energetico autoalimentato che sfrutta la generazione di idrogeno puro, i pannelli fotovoltaici e l’energia accumulata nelle batterie. Nell’ambito degli stabilimenti manifatturieri, si tratta di un’autonomia energetica green che non ha equivalenti in tutto il mondo, afferma l’azienda giapponese.
Panasonic ha anche reso noto di aver già ricevuto numerose richieste da diversi settori dell’industria privata e istituzioni interessati a questa configurazione.
Panasonic affronta la questione della creazione di un’economia circolare da varie prospettive. Di particolare rilevanza per l’azienda è cambiare la propria filosofia di design per prolungare la vita utile dei propri prodotti.
Questo approccio si riflette in particolare in un recente prodotto lanciato in Europa a luglio: il sistema modulare per la cura della persona Multishape.
Ideato con un concetto modulare, questo sistema comprende una serie di testine intercambiabili per cinque diversi tipi di beauty routine: dal rasoio al regolabarba, fino allo spazzolino da denti e altri accessori.
Grazie al design modulare non occorrono motori, batterie ricaricabili e adattatori separati per ciascun prodotto, il che permette un risparmio di risorse pari al 60% rispetto ai prodotti convenzionali.
La modularità del sistema permette inoltre al consumatore di sostituire le singole parti in autonomia in caso di usura, prolungando la durata di vita dell’apparecchio.
Partendo dai prodotti per la cura della persona in Europa, Panasonic ha annunciato che adotterà gradualmente questa filosofia di design basata sull’economia circolare per espanderla in altre regioni e ad altri prodotti.
Il Gruppo Panasonic – infine – ha preso il chiaro impegno di azzerare le emissioni di CO2 delle proprie attività entro il 2030, riducendo ed evitando oltre 300 milioni di tonnellate totali di emissioni entro il 2050 nella sua filiera attraverso le innovazioni.
Questi 300 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2050 corrispondono a circa l’1% delle emissioni totali globali, pari a 33 miliardi di tonnellate l’anno.
Nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi per il 2030 e il 2050, la roadmap 2024 (FY2025) del Green Impact Plan 2024 del Gruppo definisce azioni specifiche da completare entro tale data, con l’obiettivo principale di ridurre in particolare le emissioni di CO2 delle proprie attività.
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