Auto e moto alimentate bruciando legna. Ecco come funzionavano (e perché ci abbiamo rinunciato)

2022-09-16 21:34:27 By : Mr. Shelter Structures

All’inizio del 1900, oltre al carbone e al gas naturale, divenne disponibile per le persone un nuovo tipo di combustibile. Era chiamato gas sintetico (o syngas). Il gas sintetico viene prodotto convertendo la biomassa, o altri materiali contenenti carbonio come legno e carbone, in un prodotto gassoso.

Per farlo si sottoponeva la legna al calore in un ambiente privo di ossigeno. Il gas che ne viene fuori contiene una miscela di idrogeno, monossido di carbonio e metano, tutti infiammabili e quindi perfetti per essere bruciati allo scopo di emettere calore e luce.

I primi gas di carbone derivavano dal carbone e dalla torba e venivano usati per l’illuminazione. Londra ottenne il suo primo lampione a gas di carbone nel 1807 e poco dopo l’illuminazione a gas di carbone divenne disponibile nella maggior parte delle città industrializzate fino alla fine del XIX secolo, quando fu sostituita con l’illuminazione elettrica. Il Syngas (gas sintetico) ha continuato ad essere utilizzato negli altiforni e nelle fabbriche fino agli anni ’20.

Nel 1920, l’ingegnere francese Georges Imbert costruì un generatore di gas di legno che si alimentava con trucioli di legno e produceva un gas pulito e secco che poteva essere immesso direttamente nel motore a combustione di un veicolo. Il tutto in versione, ovviamente, mobile.

Nella sola Germania, alla fine della guerra erano in funzione circa 500.000 veicoli a gas di carbone. Questi includevano auto private, camion, autobus, trattori, motocicli e persino navi, treni e carri armati erano dotati di un’unità di gassificazione del legno. Era stata allestita una rete di circa 3.000 stazioni di legna, dove gli autisti potevano fare scorta di legna da ardere. Ti immagini come deve essere fare il pieno dal falegname invece che dal benzinaio?

Nel 1942 c’erano circa 73.000 veicoli a gas di legno in Svezia, 65.000 in Francia, 10.000 in Danimarca, 9.000 sia in Austria che in Norvegia e quasi 8.000 in Svizzera. La Finlandia aveva 43.000 “mezzi alimentati con il legno” nel 1944, di cui 30.000 erano autobus e camion, 7.000 veicoli privati, 4.000 trattori e 600 barche. I motori a legna sono apparsi anche negli Stati Uniti, in Asia e, in particolare, in Australia, che aveva 72.000 veicoli alimentati a gas di legna.

Il gas di legno è costituito per circa il 50% da azoto, 27% monossido di carbonio, 14% idrogeno, 3% metano e 4% monossido di carbonio con tracce di ossigeno. Azoto e anidride carbonica costituiscono più della metà dei costituenti totali del gas e sono inerti per quanto riguarda i motori a combustione interna. E il monossido di carbonio è un gas a combustione lenta. Ciò significa che il gas di legna ha una densità di energia molto bassa.

Il valore energetico del gas di legna è di circa 5,7 MJ per kg, rispetto a 44 MJ/kg per la benzina e 56 MJ/kg per il gas naturale. Fonte: lowtechmagazine.com

Tuttavia, un processo di gassificazione altamente efficiente può convertire circa il 75% del carburante in gas combustibile.

In altre parole, un’auto che brucia 1.000 chilogrammi di materiale combustibile di legno darà lo stesso chilometraggio di un’auto che brucia 365 litri di benzina, il che è impressionante perché la benzina è significativamente più costosa da produrre. Inoltre, un veicolo alimentato a gas di legna ha emissioni di scarico significativamente inferiori rispetto a un veicolo alimentato a benzina.

Il generatore di gas occupa molto spazio e può facilmente pesare poche centinaia di chilogrammi a vuoto. Poiché il gas di legna brucia lentamente e ha un basso valore energetico, il veicolo non trae energia sufficiente dalla combustione di gas di legno, il che ne limita la velocità e l’accelerazione. I generatori richiedono anche fino a 10 minuti per raggiungere la temperatura di lavoro, quindi non puoi saltare in macchina e partire immediatamente.

Dopo la fine della guerra, la benzina tornò ad essere disponibile e la tecnologia divenne obsoleta.

Ogni invenzione, anche se attenta all’ambiente, per fare successo davvero deve tener conto di una variabile onnipresente per l’uomo: il tempo. L’uomo ha una fretta tale di vivere che proporgli di godersi la vita con calma, mentre aspetta che la macchina si riscaldi, diventa un’utopia.

Chi va piano va lontano, chi va forte pure, la differenza sta nel modo di godersi il percorso.

Se questa invenzione ti sembra assurda, aspetta di vedere l’enorme paletta per raccogliere i pedoni appena investiti.

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Sono Pierpaolo Corso. Mi definisco un menestrello 2.0: vivo parlando di contenuti che stupiscono, divertono e ispirano. Ho creato e curo Novabbe.com (completamente da solo) per questo. Grazie alla mia idea delle Condivizioni aiuto chi ha più bisogno con l'aiuto di tutti e senza chiedere soldi a nessuno. Amo la curiosità, odio l'ignoranza.

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